LOCANDINA Settimana Domenicana a Cagliari 2014
PROGRAMMA SETTIMANA DOMENICANA A CAGLIARI 2014
Resoconto settimana domenicana 2014
Settimana Domenicana dal 1° al 5 agosto 2014
Convento San Domenico – Cagliari
La IV settimana domenicana delle famiglie ha avuto come tema “La carne come cardine di salvezza”. Frase ripresa da Tertulliano che riassume il mistero della redenzione e della glorificazione dell’uomo in Cristo.
La relazione iniziale,”S. Domenico e la sfida dei catari: dualismo o unità?” tenuta da s. Teresa Boillat o.p. ha illustrato come il nostro fondatore abbia dovuto combattere contro l’eresia catara che affermava il dualismo assoluto tra un dio buono creatore dell’anima e un dio cattivo creatore del corpo.
Negate dagli eretici totalmente sia la creazione dell’uomo ad immagine di Dio sia l’incarnazione, sia la resurrezione. La seconda parte dell’intervento ha cercato di approfondire come il pensiero cattolico sottolinea invece l’unità sostanziale dell’anima e del corpo (seguendo Aristotele che afferma: “l’anima è la forma del corpo”) e la dignità della persona umana in quanto immagine di Dio.
Altre riflessioni sono state proposte sempre da s. Teresa ispirandosi a s. Atanasio e s. Ireneo.
I coniugi Francesco ed Ilaria Maiorca hanno trattato “Dall’eros al suo compimento:l’agape”. Partendo da una piccola e sintetica analisi dei sentimenti e delle passioni umane, anche dal punto di vista dei nostri antenati greci e romani, attraverso i miti di Filemone e Bauci, Medea e Giasone, i coniugi perugini hanno tentato di delineare l’assoluta novità dell’amore cristiano che chiama gli sposi alla donazione totale, fino alla morte. La seconda parte dell’intervento è partita da un passo di san Luca per sottolineare come la perseveranza, virtù oggi in via d’estinzione, sia la strada per raggiungere l’agape con Dio ed in famiglia.
La relazione dei coniugi Sonia e Stefano Galletta “Uno sposo e un padre in carne ed ossa” si è soffermata sull’essere padre oggi nella famiglia contemporanea.
Si è delineata una figura paterna impegnata nell’esaltante quanto faticoso percorso di definire/ridefinire il proprio ruolo e la propria immagine. Un percorso che sembra richiedere innanzitutto il superamento sia di vecchi tilemi autoritari e “distanti”, sia dei banali appiattimenti che un’ideologia sempre più aggressiva cerca di imporre a livello di relazioni famigliari.
Per i “nuovi padri” si individuano 2 fondamentali supporti per orientarsi: la propria sposa e San Giuseppe, il cui mistero di “padre in carne ed ossa” di Gesù chiede ancora, e sempre, di essere scoperto e approfondito.
Partendo da una riflessione di coppia sul libro “Amare nella libertà” di P. Radcliffe e le catechesi di Giovanni Paolo II, i coniugi Luisa e Stefano Fadda hanno analizzato un percorso domenicano di riscoperta della bellezza e della sacralità del corpo umano, al maschile e al femminile.
E’ proprio la nostra corporeità che viene benedetta e santificata nell’incarnazione.
Se dobbiamo essere predicatori di una parola fatta carne, allora non possiamo rinnegare o dimenticare quello che siamo.
Al cuore della nostra religione c’è il dono di un corpo …il modo migliore per intravedere qualcosa della profondità e della bellezza della sessualità è meditare sull’ultima cena.
L’ ultimo intervento è stato quello di p. Christian Steiner o.p. sulla domanda molto interessante “Confusione dei ruoli familiari o centralità coniugale?”
Nella società attuale le famiglie si formano a partire dall’evento dell’innamoramento tra due persone uguali in diritto e possibilità di realizzazione. La famiglia tradizionale invece si basava sull’attuazione sincronizzata dei ruoli genitoriali di madre e padre.
Molte coppie perciò oggi sono in crisi perché dovrebbero imparare a basare la loro vita quotidiana sulla cura dell’amore reciproco della loro relazione coniugale e su un governo democratico della loro famiglia che cura bene le caratteristiche di ogni componente familiare. La centralità dell’amore in questo nuovo modo di vivere la famiglia offre la possibilità a percepire l’amore di Dio in un modo nuovo.
La mancanza di esperienza al riguardo che si incontra nelle stesse famiglie, parrocchie e nella scuola richiederebbe il formarsi di associazioni familiari nelle quali le famiglie si aiutano reciprocamente ad imparare a trasformare le loro famiglia in istituzioni d’amore.
Ecco l’attualità del movimento domenicano delle famiglie.
Dopo ogni intervento vi sono stati appassionati dibattiti e discussioni sul tema proposto.
Grande gioia per i bambini partecipanti sia durante il momento dei pasti, condivisi con i padri domenicani del convento di s. Domenico a Cagliari, sia per i giochi fatti nel chiostro accogliente del convento.
La sera si gustava il fresco nella terrazza conventuale con un film e alla fine si concludeva con preghiere di ringraziamento per i nostri corpi creati da DIO PADRE.
Memorabili e commoventi sono state quelle dei bambini.
“E’ una settimana che aspettiamo tutto l’anno“, ha riferito una coppia che ha avuto la grazia di partecipare a tutte le 4 edizioni, ”ci dà forza soprattutto nei combattimenti della vita”.
Non sono mancate le gite al mare e le passeggiate culturali alla scoperta delle bellezze nascoste di Cagliari.
A tutti i partecipanti è rimasta scolpita nel cuore la profonda comunione tra famiglie, suore e sacerdoti domenicani che ha accompagnato ogni momento della settimana.