Fatti fritti (is parafrittus)

INGREDIENTI:
per l’impasto:
1 kg di farina 00 | 100 g di strutto | 4 uova | 80 g di lievito birra | 100 g di zucchero semolato | un bicchierino di liquore (whisky) | scorza di limone | scorza e succo di un arancio | latte q.b.

per friggere e decorare:
olio | zucchero semolato.

Preparazione:

  • Setacciare la farina e disporla in un capiente contenitore, possibilmente di terracotta.

  • Togliere il lievito dal frigorifero per evitare che sia troppo freddo al momento dell’uso.

  • Dopo aver sbattuto in una ciotola le uova insieme allo zucchero aggiungere il composto alla farina e versarvi sopra un pizzico di sale; aggiungere poi il burro fatto sciogliere a bagnomaria e la buccia grattugiata del limone.

  • Intiepidire leggermente il latte (è importante che la temperatura non sia troppo alta per evitare di uccidere il lievito!) nel quale si immergerà il lievito e unirlo a tutti gli altri ingredienti.

  • Infine, aggiungere l’acquavite e lavorare con le mani il composto, fino a ottenere una pasta omogenea, senza grumi, liscia e possibilmente elastica; se necessario infarinarsi le mani per agevolare il lavoro di impasto, che richiede un pò di tempo e di pazienza.

  • Quando si ritiene che la pasta sia ben amalgamata, coprire il contenitore con uno strofinaccio di lino o di cotone, sopra il quale si sistemerà un panno leggero di lana o di pile, e tenerlo al caldo per circa due ore, anche dentro il forno fatto prima leggermente intiepidire o vicino a un radiatore o a un’altra fonte di calore, per permettere una buona lievitazione.

  • Far trascorrere il tempo necessario affinché il composto raddoppi più o meno il suo volume e quindi procedere alla fase successiva.

  • Infarinarsi le mani e formare con la pasta tante palline che verranno poi leggermente schiacciate per ottenere dei dischetti del diametro di circa 8 o 10 centimetri.

  • Infarinare il bordo di un bicchierino col diametro di circa 3 centimetri e con questo praticare al centro del disco di pasta un foro per ottenere la famosa ciambella col buco, estrarre la pallina centrale e unirla al resto dell’impasto; aver cura di sistemare le ciambelle su una superficie piana ricoperta da una tovaglia infarinata, per evitare che la pasta si attacchi.

  • Man mano che si lavora, coprire con panni leggeri ma caldi le ciambelle già pronte, per far sì che l’impasto non si raffreddi troppo e per agevolare la seconda lievitazione; trascorsi circa 45 o 50 minuti dal termine di questa operazione si può procedere alla cottura.

  • Versare in una padella capiente almeno un litro di olio di semi, preferibilmente di arachidi, e quando è ben caldo farvi friggere le ciambelle, che dovranno assumere un bel colore dorato. Estrarle con due forchette facendo sgocciolare tutto l’olio possibile, posarle sulla carta assorbente e quindi passarle ancora calde da ambo le parti su un piatto pieno di zucchero.