Titolo: IL GRANDE MEAULNES
Genere = saggio
Anno = 2016
Edizione: Feltrinelli
Una lettura piacevole, avvincente e ad un certo senso misteriosa che consiglio nelle vacanze estive è quella del libro di Alain Fournier, Il Grande Meaulnes, Feltrinelli, Milano, 2016, pubblicato originariamente nel 1913.
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Il giovane Alain Fournier, pseudonimo di Henri – Alban – Fournier (1886 – 1914).
Un classico della letteratura francese di un autore prematuramente scomparso sotto i proiettili della prima guerra mondiale. Un romanzo d’appendice che racconta la storia di Augustin Meaulnes dal punto di vista di Francois Seurel, suo amico e compagno di scuola. A seguito di una fuga, una scappatella di sapore quasi leopardiano di Meaulnes, dal loro paese Saint Agathe, Francois cerca di scoprire la verità. Così messo alle strette, Meaulnes racconta del suo incontro con Yvonne in un misterioso castello diroccato e conosciuto a pochi. L’amore per questa ragazza porterà a crescere a maturare una propria identità di grande Augustin Meaulnes.
Il protagonista, in tutto l’arco della storia, cresce insieme a Francois. È l’amore affettuoso, vero, appassionato che lo porta pian piano a prendersi le proprie responsabilità. A diventare via via sempre più uomo, in un cammino di fede autentico descritto dallo stesso Fournier, che durante la narrazione introduce momenti liturgici in cui Francois e Meaulnes sono coinvolti. Nel finale ci sono vari richiami alla Provvidenza.
Oltre la bellezza e la scorrevolezza scritturistica della descrizione di una maturazione umana e spirituale, cito una frase che mi ha molto colpito e che offre uno spunto di riflessione spirituale:
“Un uomo che si è innalzato una volta fino al paradiso come può poi adattarsi alla vita di tutti?”
Meaulnes descrive chiaramente la condizione dell’uomo innamorato che ha la certezza di aver incontrato la futura sposa che Dio ha voluto donargli. Questo romanzo mi sembra mostrare allora una delle prime storie di famiglia coniugale, e non più patriarcale. Cioè una famiglia nata dall’innamoramento e l’unione spontanea di due persone, e non più dal semplice accordo fra i genitori degli sposi ( per approfondire questi temi rimando ai testi del padre Christian Steiner, ad esempio http://www.marcianumpress.it/libri/lei-e-lui-una-sinfonia).
Come scrive Gaudium et Spes 48:
“è dall’atto umano col quale i coniugi mutuamente si danno e si ricevono, che nasce, anche davanti alla società, l’istituzione del matrimonio, che ha stabilità per ordinamento divino. In vista del bene dei coniugi, della prole e anche della società, questo legame sacro non dipende dall’arbitrio dell’uomo”.
Meaulnes col suo percorso esistenziale descrive dunque l’approdo al matrimonio: una descrizione del fidanzamento, un percorso di un amore umano, e al tempo stesso divino che diviene pian piano sacramento dell’uomo e della donna, che si pongono al servizio di Dio nel mutuo amore l’un dell’altro, nell’amore complementare verso i figli e l’intera società.
Consigliatissimo a tutti gli innamorati, fidanzati e ancor di più ai futuri sposi.
Gesù dolce, Gesù amore.
Fr Gabriele Giordano M. Scardocci OP